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Cersaie 2021: Perché visitare il salone della ceramica

Una gita al Cersaie immersi nella ceramica quest’anno era per noi obbligatoria, dopo che la pandemia ha fatto saltare quella del 2020. Per cui siamo andati in missione per poter offrire un servizio sempre aggiornato ai nostri clienti.

Parola d’ordine: ceramica ad effetto 

La piastrella in #ceramica è sempre stato un elemento della casa importantissimo. Ormai, infatti, non è più solo una #piastrella ma acquisisce nuove funzioni e diventa un linguaggio compositivo all’interno del progetto.

Questo perché in casa si cerca sempre di dare personalità alle stanze attraverso un tocco di colore o grazie a materiali che possano dare un’estetica e carattere diversi. E negli ultimi anni l’industria della ceramica si è evoluta ed è cresciuta molto, ampliando di fatto, l’offerta per il designer e cliente finale.

Il grande formato , ormai consolidato, permette di realizzare effetti superficiali continui potendo così simulare carte da parati, boiserie, effetto legno e marmi.

Conoscendo bene le aziende leader, addirittura abbiamo visto lastre di grandi dimensioni, ad esempio lastre con una altezza di 2,70 metri  che permettono di realizzare il rivestimento di una doccia con un paio di lastre.

Si tratta sempre, quindi di una scelta oculata e direzionata dal professionista. Non necessariamente si deve spendere di più, ma bisogna capire come spendere i soldi. E il lavoro dell’architetto è anche quello, ottimizzare il tutto cercando di coniugare i desideri con i budget a disposizione di ogni cliente.

Scegliere una piastrella come quelle che abbiamo visto al Cersaie significa quindi tre cose, oltre ad un investimento di base maggiore ma che dura nel tempo: una grande resa estetica e architettonica, la personalizzazione totale dell’ambiente (le vecchie piastrelle, piccole e ripetute, costruiscono gabbie che l’occhio nota subito. Al contrario le lastre di grandi dimensioni aiutano nel rendere l’ambiente più uniforme e spazioso), ed infine la necessità di affidarsi a professionisti per la posa.

Questo ultimo elemento è importantissimo! Sono necessari sottofondi precisi e #professionisti preparati nel gestire queste lastre: diciamo che il famoso cugino che tutti hanno non è la persona adeguata a questo lavoro… a meno che il cugino non sia un vero professionista!

Il Cersaie in numeri

Cersaie chiude i cinque giorni di fiera con oltre 62.000 presenze, di cui più di 24.000 operatori internazionali. Partecipazione al 56% del risultato complessivo 2019.

La 38ª edizione di Cersaie ha risposto alle migliori attese delle imprese che hanno creduto nella possibilità di investire in fiera, per tornare ad incontrare direttamente i propri clienti, presentandosi con le più recenti innovazioni di prodotto. Oltre 62mila presenze, 150.000 metri quadrati di superficie occupata, 623 aziende espositrici, di cui 361 del comparto piastrelle di ceramica, 87 dell’arredo bagno, 175 appartenenti ai settori della posa, delle materie prime, delle nuove superfici, delle attività di servizio.

Una fiera alla quale bisogna esserci, perché è compito dell’architetto essere sempre aggiornato sulle novità in merito a materiali, rese e innovazione.