Design del giardino: gli stili più amati

Design del giardino: gli stili più amati

Come per l’arredamento d’interni, anche nella progettazione delle aree verdi esistono stili diversi. A definire il design di un giardino sono le piante e i materiali utilizzati. Ogni tendenza ha le sue caratteristiche e si adatta più o meno a un tipo di architettura. La regola base in genere è quella di tradurre il più possibile le scelte fatte per gli ambienti interni all’esterno, in modo da creare una continuità armoniosa tra dentro e fuori. 

Nell’articolo ti raccontiamo gli stili del giardino più famosi, per prendere qualche spunto e rinnovare il tuo angolo verde secondo i tuoi desideri. 

English cottage

Il giardino all’inglese è informale, variegato e accogliente. Caratterizzato da specie perenni, facili da curare, da materiali naturali come terracotta, pietra o legno e da una disposizione delle piante spontanea. Lo stile cottage è un’ottima idea per i rustici e, se progettato con cura, anche per creare oasi naturali in città. 

New Dutch Wave 

Nato in Olanda negli anni 80 e divenuto famoso in tutto il mondo a partire dal 2000. Il New Duth Wave è uno stile di giardino versatile e innovativo, amato da moltissimi designer e perfetto per arredamenti minimal e dallo stile nordico. Le ragione del suo successo sono numerose: è vivace, spontaneo e si presta a una coltivazione a bassa manutenzione

Le piante sono scelte in base al terreno che si ha a disposizione e con attenzione al ciclo delle stagioni, in modo da avere giardini belli tutto l’anno e abbastanza autosufficienti. La coltivazione ha un’impostazione fluida e un po’ selvatica, per trasmettere l’idea di un giardino spontaneo e naturale. Anche se l’effetto sembra molto semplice, per creare questo tipo di giardino occorre una progettazione attenta e un occhio sofisticato. 

Provenzale 

I giardini provenzali sono un mix di pietra e vegetazione. Gli elementi tipici sono: piante aromatiche come la lavanda e il rosmarino, le coltivazioni terrazzate con i muretti in pietra e gli alberi di ulivo. È un giardino romantico, che si accosta bene ad arredi vintage, colori tenui come il beige e il bianco, e tonalità pastello. 

Giardino all’italiana

Elegante e geometrico, nel giardino all’italiana ogni elemento è disposto con ordine e minuzia. Le piante più usate sono le siepi e gli arbusti sempreverdi che, oltre ad essere elementi di decorazione, dividono le aree del giardino. Altro elemento tipico di questo stile è la combinazione di verde e architettura. Statue, fontane, pergolati e pozzi d’acqua si alternano con precisione e simmetria alle aiuole verdi. 

Un modo di concepire le aree esterne molto classico e di nicchia, che ben si abbina a ville italiane di epoca moderna. 

Progetta le aree esterne con un architetto

Le aree esterne sono una parte importante nella progettazione di una casa. Che sia un balcone o un giardino, gli esterni devono dialogare con le scelte fatte per l’interno e con lo stile di vita di chi le vive. L’architetto questo lo sa bene e nella progettazione della casa l’outdoor diventa una componente fondamentale che dialoga e si connette con il design degli ambienti interni. 

Arredare casa con lo stile lagom

Arredare casa con lo stile lagom

Non troppo, non troppo poco, il giusto, questa la traduzione di lagom, la filosofia svedese che invita a fare della moderazione il proprio stile di vita. Ridurre all’essenziale, avere un occhio di riguardo per la sostenibilità e il riciclo: in questo articolo ti raccontiamo come applicare i principi del lagom all’home design per creare un ambiente minimal e confortevole. 

Materiali naturali 

Legno per mobili e pavimenti; cotone, lino e lana per le decorazioni della casa. I materiali naturali sono protagonisti negli arredi lagom. La loro capacità di trasmettere calore, li rende perfetti per creare atmosfere accoglienti e ospitali. 

Palette di colore neutre 

Se è vero che per essere felici basta poco, secondo il lagom le stanze della casa non devono essere sovraccariche. Questo vale sia per i mobili che per le scelte cromatiche. Meglio quindi evitare colori particolarmente accesi o mescolare troppe tonalità. Colori neutri come il bianco, il beige, il grigio, il panna o il verde oliva sono ideali per creare una casa in stile svedese. 

Less in more 

Per accessori, decorazioni e complementi, la regola è less in more. Nello stile lagom la chiave è la semplicità. Scegli con cura gli arredi davvero utili e cerca di disporli in modo bilanciato. Non rinunciare completamente alle decorazioni. Parla di te e di quello che ti piace attraverso pochi oggetti significativi. 

Luce naturale

Gli ambienti luminosi sono una caratteristica della casa lagom. Per massimizzare la luce naturale si scelgono sempre finestre molto grandi e prive di tendaggi. Come illuminazione artificiale, si tende a preferire luci calde e soffuse, integrando lampadari a soffitto, lampade da terra, applique, ma anche candele e lanterne.

Funzionalità al primo posto 

Una delle regole più importanti per gli svedesi è che la casa sia funzionale. Per essere comodo, lo spazio deve essere sfruttato al meglio e avere solo ciò che è davvero necessario. Comfort e funzionalità nello stile lagom si completano a vicenda, diventando due elementi chiave del modo di concepire e arredare un ambiente. 

Vintage e recupero di oggetti 

Lo stile di vita svedese strizza l’occhio al tema della sostenibilità. Prediligere oggetti vintage e dare una nuova vita a vecchi complementi d’arredo è parte di una filosofia che fa del recupero uno dei suoi pilastri. 

 

Le sei domande da farti prima di ristrutturare la cucina

Le sei domande da farti prima di ristrutturare la cucina

Se stai pensando di ristrutturare la tua cucina, ecco alcuni consigli pratici per individuare fin da subito esigenze e desideri. Ti saranno utili per fissare i punti e far capire ai professionisti che eseguiranno i lavori quali sono le tue preferenze. 

Open space sì o no? 

Se temi odori e disordine è meglio scegliere una cucina indipendente piuttosto che aperta sul soggiorno. L’open space invece è ideale in caso di spazi ridotti e se hai l’abitudine di ricevere ospiti a cena e cucinare in loro compagnia. 

Cosa desideri migliorare? 

Pensa alla disposizione attuale della tua cucina. Cosa vorresti migliorare? Forse hai bisogno di più spazio per gli utensili oppure vorresti aggiungere una zona per mangiare? Prenditi il tempo necessario per immaginare come vorresti fosse la tua nuova cucina

Di che colore la faccio? 

Colorata oppure no. Dallo stile classico, moderno o vintage. Con mobili scuri o chiari, con rivestimenti in gres o in marmo. Le opzioni sono davvero tantissime. Il nostro consiglio è scegliere quello che ti fa sentire a tuo agio e di preferire materiali che siano pratici e facili da pulire. 

Piano cottura a induzione o a gas?

Il piano cottura a induzione è una soluzione sempre più diffusa, ma sono comunque tanti quelli che continuano a preferire la cucina a gas. La scelta dipende da preferenze estetiche e personali. Qualunque sia la tua preferenza, meglio saperlo subito per fare tutte le predisposizioni necessarie a livello impiantistico. 

Quali elettrodomestici mi servono? 

Gli elettrodomestici sono l’anima della tua cucina. Assicurati di scegliere modelli che si adattino allo stile di cucina che preferisci e alle tue necessità. Se possibile, cerca anche opzioni energetiche efficienti che ti permettono di risparmiare sulle bollette. 

Qual è il mio budget? 

Prima di iniziare, prenditi un momento per stabilire un budget. Decidi quanto desideri spendere per la tua ristrutturazione e assicurati di tenere conto di eventuali spese extra. Un budget ben pianificato ti aiuterà a evitare stress e preoccupazioni lungo il percorso.

Ristruttura la tua cucina con un architetto 

Se affrontata con il professionista giusto, la ristrutturazione della cucina può essere un’esperienza piacevole. Un architetto può aiutarti a pianificare i dettagli e soprattutto a realizzare un progetto bello da vedere e che ha una visione d’insieme. Una visione che tiene conto del modo in cui vivi e usi la cucina, per renderla il più possibile confortevole e organizzata.  

Siamo Best Houzz Service 2024

Siamo Best Houzz Service 2024

Brusa Nerini ha ricevuto il premio Best Houzz Service 2024. Il premio che la piattaforma riconosce ai professionisti della community che si sono distinti per il loro talento e per il servizio alla clientela. 

Houzz: la piattaforma per gli amanti dell’interior design

Houzz® è il portale dedicato al design d’interni e all’architettura. Una piattaforma per trovare ispirazione e per entrare in contatto in modo smart con i professionisti del settore. Maestranze, architetti, interior designer, rivenditori: su Houzz gli esperti della casa sono a portata di clic. Di ogni professionista è possibile vedere portfolio e recensioni per scegliere in modo consapevole e sicuro. 

Grazie al magazine si trovano sempre nuove ispirazioni per arredare gli ambienti di casa o gli spazi di lavoro. Houzz è a tutti gli effetti un punto di riferimento digitale per appassionati di design e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. 

Premio Best Houzz

Best Houzz è il premio istituito da Houzz per omaggiare gli utenti più apprezzati dalla community. Ogni anno vengono decretati i vincitori tra oltre 3 milioni di professionisti secondo 3 categorie: 

  • Design, per i progetti più popolari 
  • Customer Service, per i professionisti che hanno ricevuto il numero più alto di recensioni e il maggior punteggio di soddisfazione dei clienti. 
  • Design Photography, per le fotografie di architettura e d’interni più amate dalla community. 

Cosa vuol dire essere Best Houzz Service? 

Ricevere il premio Best Houzz Service è segno di conferma della qualità del nostro lavoro. è frutto dell’ impegno che ogni giorno mettiamo in quello che facciamo e nell’attenzione che diamo ai nostri clienti. Ottenere questo riconoscimento significa aver ricevuto ottimi feedback dai proprietari di casa che nel 2023 hanno scelto di affidarsi a noi, attraverso la piattaforma Houzz. 

 

Architettura nel 2024: più verde, più smart, più sociale

Sostenibilità, natura e spazi multifunzionali: sono questi i trend più in voga della progettazione architettonica nel 2024. Dall’uso delle tecnologie e di materiali alternativi al boom di aree comuni per la collettività, la casa del futuro è pensata per il benessere delle persone. Un modo di vivere gli ambienti privati e il contesto urbano che vuole essere sempre più confortevole e green.

Focus sulla bioedilizia

Una progettazione più sostenibile è la sfida dei prossimi anni. L’introduzione di materiali riciclabili, di sistemi di costruzione a impatto ambientale ridotto e di soluzioni energetiche efficienti sono un passo decisivo per andare verso un’edilizia più ecologica e attenta al pianeta.

Casa intelligente

Anche per il 2024 si conferma l’idea che la tecnologia sia in grado di migliorare il comfort abitativo. La domotica registra un crescente interesse grazie agli innumerevoli benefici che porta con sé. Per il risparmio di denaro e di energia in primis, ma anche per la sicurezza domestica e la gestione del tempo. Tanti sono gli strumenti che ci consentono di monitorare i consumi, vigilare sulla casa e comandare elettrodomestici e dispositivi da remoto, in modo semplice e veloce.

Spazi multifunzionali

Altra tendenza chiave per il 2024 è rappresentata dalle case ibride dotate di spazi multifunzionali. Luoghi che possono essere trasformati in modo semplice in spazi di lavoro durante il giorno e ambienti di relax e convivialità nelle altre ore della giornata.

Interni sempre più verdi

La necessità di reintrodurre spazi verdi è evidente sia nelle case che in città. Dai giardini urbani alla costruzione di più di terrazzi e balconi, la natura è il leitmotiv della progettazione architettonica moderna. Una sintonia che si vede nella ricerca di più luce naturale e nell’introduzione di giardini pensili.

Più aree comuni e spazi di aggregazione

Tra le tendenze del 2024 c’è quella di creare luoghi di aggregazione per la collettività. Spazi comuni come lounge, palestre, cinema e sale giochi all’interno di singoli edifici o in quartieri residenziali per rendere più accessibili i servizi, favorire interazioni sociali e creare un maggiore senso di appartenenza. 

 

Un nostro progetto di ristrutturazione sulla rivista GAP CASA

La rivista GAP CASA racconta la ristrutturazione di un sottotetto e primo piano realizzata dal nostro studio di architetti. Un progetto che ha regalato ai committenti uno spazio nuovo più ampio, a misura delle loro esigenze e del loro gusto. Sfoglia il pdf per leggere l’articolo.
strisce LED Brusa Nerini Architetti

5 consigli per le strisce LED: Sfruttare la luce al meglio

Il nostro ragionamento sull’uso delle strisce LED si collega al tema dell’illuminazione più in generale.

Quando vi abbiamo presentato il progetto di Via Garibaldi 1, vi abbiamo parlato infatti dell’illuminazione come elemento essenziale della ristrutturazione di quegli spazi. Giocando con le luci abbiamo creato un movimento visivo tramite l’installazione a soffitto e, con le giuste angolazioni, abbiamo reso gli abiti i veri protagonisti del negozio. 

Possiamo considerarle una bellissima opportunità: se installate con una progettazione mirata possono valorizzare l’ambiente in cui sono inserite. Un ragionamento a monte che deriva dallo studio della luce nello spazio in modo che diventi un elemento ulteriore di arredo e design.

Il LED, infatti, enfatizza molto i materiali e il loro essere materici, per cui un intonaco grezzo accostato ad un fascio di luce renderà ancora più evidente l’irregolarità della superficie che lo contraddistingue.

Allo stesso modo, una carta da parati di valore potrà essere l’elemento dominante dell’ambiente se illuminata nel modo giusto.

Per poter utilizzare i LED con intelligenza ed efficacia, possiamo assicurarvi che il render è la soluzione giusta, per capire l’effetto finale in modo realistico. Uno studio di architettura può quindi garantire il corretto posizionamento delle strisce, garantendo un effetto finale elegante e mai banale.

Come usare le strisce LED

  • Evitare la diffusione della luce in modo diretto. Questo perché si genera un netto contrasto tra ombre e luci: per essere davvero efficace, la luce deve essere inclusa dall’inizio nel progetto di architettura.
  • Non esagerare nella quantità e nella posizione perché influiscono sulla prospettiva della stanza, aumentando o diminuendo la percezione degli spazi. Quindi pochi ma buoni non sono solo gli amici nella vita, ma anche i led in una stanza! 
  • Scegliere luci dimmerabili, ovvero che possano essere gestite non solo per quanto riguarda l’accensione e lo spegnimento tramite app, ma anche nella regolazione dell’intensità, scegliendo tra luce calda o fredda in base al progetto.
  • Occhio all’alimentatore: va nascosto ma non annegato, perché produce calore. Va quindi inserito nel progetto rendendolo invisibile all’occhio.
  • Fare riferimento ad un professionista che sappia come integrare la gradazione della luce all’ambiente e che possa definire con esattezza a cosa è necessario dare risalto tramite il LED.
carta da parati bagno Tecnografica Brusa Nerini Architetti

Carta da parati in bagno: Effetto wow nel box doccia

La carta da parati è la soluzione ottimale per creare un bagno personale e di design senza dover rinunciare alla facilità di pulizia di un tradizionale rivestimento, basta scegliere il materiale giusto.

Il nostro studio è sempre alla ricerca di nuovi spunti – e la collaborazione con Tecnografica è fondamentale per rimanere aggiornati – per consigliare al meglio sul tema della carta da parati, un materiale che crediamo sia un vero e proprio mezzo per esprimere la personalità degli ambienti in modo originale e ogni volta diverso.

Per quale motivo scegliere la carta da parati?

  • Rapidità di applicazione
  • Riduzione dei costi rispetto ad altri rivestimenti
  • Personalizzazione dei soggetti per dimensione e colore
  • Facilità di rimozione
  • Manutenzione semplice
  • Effetto wow anche su una sola parete.

Basta sapere scegliere al meglio!

La composizione della carta da parati 

Esistono tre materiali adatti alla carta da parati:

La fibra di vetro è realizzata con sottili filati ottenuti mediante la fusione del vetro ad altissime temperature, garantisce al materiale forza e resistenza. La sua particolarità, in base alla proporzione di vetro presente, è quella di donare  alla tappezzeria un aspetto simile alla tela. Perfetta per essere applicata nei bagni, anche a contatto diretto con l’acqua.

La carta vinilica è formata da due strati in uno. In superficie, lo strato stampato con il decoro è in vinile; il retro, invece, è un foglio in TNT. Il vinile è lavabile e foto-resistente, quindi il colore della stampa non è soggetto a cambiamenti. Su questo strato servirà comunque una protezione per renderlo resistente se applicata in ambienti umidi, ma non a contatto diretto con l’acqua.

Il TNT è un prodotto industriale con caratteristiche che ricordano il tessuto composto da materiali a base di resina e fibre sintetiche oppure cellulosa e fibre tessili rinforzate. Esiste sia monostrato sia a doppio strato: in questa versione il TNT è la base per l’applicazione di un secondo strato di un materiale diverso che riporta la decorazione.

Scegliere la giusta decorazione

Dopo aver individuato il materiale più adatto rispetto alla porzione di bagno da rivestire (per la doccia, ad esempio, si dovrà pensare al materiale più resistente perché sarà a diretto contatto con l’acqua), si passa alla scelta del decoro.

Affidarsi ad un professionista per questi dettagli fa la differenza, perché al proprio gusto personale verranno abbinate le competenze di armonia e di cromia. Le scelte stilistiche sono talmente tante e differenti – si passa da decorazioni geometriche a decori figurativi, da elementi astratti a riproduzioni di opere d’arte – che è sempre consigliabile cercare un giusto equilibrio tra lo stile dell’ambiente e i colori presenti, senza dimenticare l’importanza della luce, sia essa naturale o artificiale, che potrebbe influire ulteriormente sulla scelta.

tendenze del design brusa nerini architetti

Tendenze del design 2022: Come adattare il proprio stile

Lo scorso settembre al Salone del Mobile di Milano sono state presentate le anticipazioni per le tendenze del design 2022.
Vero che il design è anche un fatto di gusto e di personalizzazione, ma seguire le tendenze è sempre una buona idea per poter costruire un ambiente di design, adattandolo alle specifiche necessità.

Possiamo quindi anticipare qualche tendenza che ci accompagnerà nel corso del 2022.

Le tendenze del design da non perdere

Per decorare gli spazi della propria vita ci si può lasciare ispirare dalle novità presentate dai cataloghi che propongono ad ogni stagione nuovi stili e idee.
In generale, per il 2022 le parole d’ordine saranno sostenibilità e minimalismo, temi che rispecchiano peraltro la nostra società.
Il consumismo eccessivo e il cambiamento climatico si riflettono quindi di conseguenza in nuove tendenze del design che cercano di contrastare l’eccesso che ci circonda.

Per questo, numerose aziende propongono oggetti ecosostenibili e materiali naturali come il legno e la pietra o il vetro, ma il tema chiave rimane come sempre la personalizzazione.
Immaginate quindi una trasparenza elegante che dona luminosità all’ambiente, magari legata al rinnovo di un bagno. O una bella pietra naturale per il piano da lavoro in cucina. O ancora, il legno per rendere gli spazi ancora più caldi e accoglienti, ancora più casa.

Piccola nota di attualità: la pandemia ha a tal punto modificato il nostro stile di vita che le nuove tendenze del design tengono conto anche di una nuova concezione degli spazi, per dare origine zone dedicate al lavoro anche a casa. Quindi piccoli, ma completi, uffici, creati con elementi modulari e consolle apribili in caso di necessità.

Attenzione al colore

Non dimentichiamo che il colore è in sé un elemento di arredo.
Tanto che ogni anno Heleen Van Gent, Creative Director dell’AkzoNobel Global Aesthetic Center, insieme a un team di esperti di design e tendenze provenienti da dodici Paesi, raccoglie le tendenze e gli spunti sociali e culturali per individuare il colore di punta dell’anno successivo.
Per il 2022 è stato proclamato su tutti il Bright Skies, una tonalità chiara e ariosa, che porta una ventata di ottimismo rinfrescando gli ambienti. Si adatta inoltre perfettamente a tonalità neutre così come a colori luminosi e più pieni.
Inoltre, siamo in attesa che Pantone ® annunci allo stesso modo il colore del 2022. Quest’anno abbiamo visto e amato la coppia Ultimate Gray – Pantone 17-5104 e Illuminating – Pantone 13-0647, rispettivamente un grigio freddo, neutro e un giallo caldo.
Noi proviamo ad indovinare, puntiamo tutto su un bel giallo ocra. Vi faremo sapere!

Cersaie fiera ceramica Brusa Nerini architetti

Cersaie 2021: Perché visitare il salone della ceramica

Una gita al Cersaie immersi nella ceramica quest’anno era per noi obbligatoria, dopo che la pandemia ha fatto saltare quella del 2020. Per cui siamo andati in missione per poter offrire un servizio sempre aggiornato ai nostri clienti.

Parola d’ordine: ceramica ad effetto 

La piastrella in #ceramica è sempre stato un elemento della casa importantissimo. Ormai, infatti, non è più solo una #piastrella ma acquisisce nuove funzioni e diventa un linguaggio compositivo all’interno del progetto.

Questo perché in casa si cerca sempre di dare personalità alle stanze attraverso un tocco di colore o grazie a materiali che possano dare un’estetica e carattere diversi. E negli ultimi anni l’industria della ceramica si è evoluta ed è cresciuta molto, ampliando di fatto, l’offerta per il #designer e cliente finale.

Piastrella di grandi dimensioni effetto carta da parati

Il grande formato , ormai consolidato, permette di realizzare effetti superficiali continui potendo così simulare carte da parati, boiserie, effetto legno e marmi.

Conoscendo bene le aziende leader, addirittura abbiamo visto lastre di grandi dimensioni, ad esempio lastre con una altezza di 2,70 metri  che permettono di realizzare il rivestimento di una doccia con un paio di lastre.

Si tratta sempre, quindi di una scelta oculata e direzionata dal professionista. Non necessariamente si deve spendere di più, ma bisogna capire come spendere i soldi. E il lavoro dell’architetto è anche quello, ottimizzare il tutto cercando di coniugare i desideri con i budget a disposizione di ogni cliente.

Scegliere una piastrella come quelle che abbiamo visto al #Cersaie significa quindi tre cose, oltre ad un investimento di base maggiore ma che dura nel tempo: una grande resa estetica e architettonica, la personalizzazione totale dell’ambiente (le vecchie piastrelle, piccole e ripetute, costruiscono gabbie che l’occhio nota subito. Al contrario le lastre di grandi dimensioni aiutano nel rendere l’ambiente più uniforme e spazioso), ed infine la necessità di affidarsi a professionisti per la posa.

Piastrella effetto bambù

Questo ultimo elemento è importantissimo! Sono necessari sottofondi precisi e #professionisti preparati nel gestire queste lastre: diciamo che il famoso cugino che tutti hanno non è la persona adeguata a questo lavoro… a meno che il cugino non sia un vero professionista!

Il Cersaie in numeri

Cersaie chiude i cinque giorni di fiera con oltre 62.000 presenze, di cui più di 24.000 operatori internazionali. Partecipazione al 56% del risultato complessivo 2019.

La 38ª edizione di Cersaie ha risposto alle migliori attese delle imprese che hanno creduto nella possibilità di investire in fiera, per tornare ad incontrare direttamente i propri clienti, presentandosi con le più recenti innovazioni di prodotto. Oltre 62mila presenze, 150.000 metri quadrati di superficie occupata, 623 aziende espositrici, di cui 361 del comparto piastrelle di ceramica, 87 dell’arredobagno, 175 appartenenti ai settori della posa, delle materie prime, delle nuove superfici, delle attività di servizio.

Una fiera alla quale bisogna esserci, perché è compito dell’architetto essere sempre aggiornato sulle novità in merito a materiali, rese e innovazione.